Nell’ambito della conferenza EHA 2023 ecco l’estratto del poster dedicato all’ITP
Nuovi farmaci
Due studi cinesi hanno monitorato efficacia e sicurezza di due diversi farmaci per persone con ITP che non rispondono alla terapia con cortisone.
Il primo studio (1) riguarda il farmaco Baracitinitb (un immunosoppressore selettivo), e suggerisce che può essere efficace, anche se ovviamente occorrono ulteriori approfondimenti per confermare l’impressione iniziale.
Il secondo studio (2) riguarda il farmaco Zanubrutinib, che agisce sul ruolo dei linfociti B nella patogenesi dell’ITP. Lo Zanubrutinib agisce inibendo la tirosi chinasi di Bruton (BTK), sulla scia dell’efficacia, recentemente dimostrata (N Engl J Med, 2022), del trattamento di ITP con l’inibitore di BTK rilzabrutinib. Il farmaco esaminato risulta efficace e sicuro per le persone con ITP, in particolare se non reagiscono ai corticosteroidi
Un altro studio (3), questo spagnolo, ha preso in esame l’uso del Fostamatinib in pratica clinica con i seguenti obiettivi di ricerca:
- tracciare un profilo dei pazienti che hanno gradualmente scalato il farmaco;
- delineare il metodo di riduzione progressiva per giungere alla sospensione del farmaco;
- individuare il tasso di risposta sostenuta così ottenuto.
I risultati indicano che il farmaco è efficace per l’ITP. Allo stesso tempo, però, si è notato che alcuni fattori rendono incerta una risalita duratura dei valori di piastrine. Se infatti la riduzione progressiva del farmaco, così come la sua sospensione, si accompagnano alle caratteristiche elencate di seguito, è poco probabile consolidare la crescita della conta piastrinica:
- i pazienti trattati non hanno raggiunto la remissione completa;
- si tratta di ITP cronica;
- i pazienti sono dovuti ricorrere durante lo studio a terapie di salvataggio;
Ad ogni modo ulteriori ricerche andranno condotte su campioni più numerosi di persone con ITP, al fine di rafforzare l’attendibilità dei risultati.
Vitamina D
Medici austriaci (4) hanno indagato le proprietà immunomodulatorie della vitamina D nelle persone con ITP rispetto a quelle sane, rilevando che le persone con ITP hanno livelli di vitamina D più bassi. Allo stesso tempo, però, questa differenza non risulta avere effetti sulla gravità dell’ITP, dato che i livelli di vitamina D non sono correlati al numero di piastrine, né sono associati alle gravità delle emorragie.
Cause di ITP
Un studio cinese (5) su un piccolo campione di 15 persone ha cercato di indagare, relativamente a una delle possibili cause dell’ITP, che effetti ha l’autofagia dei macrofagi nel compromettere la maturazione dei megacariociti nel midollo delle persone con ITP. L’interesse di questo studio risiede nel fatto che anche se la patogenesi dell’ITP è complessa e multiforme, in effetti si manifesta principalmente come distruzione delle piastrine ad opera di autoanticorpi, assieme a una ridotta produzione piastrinica.
Un’adeguata autofagia ha un effetto protettivo, perché permette alle cellule di eliminare componenti danneggiati o inutilizzati, conservando funzionalità. Un’eccessiva autofagia, invece, può portare alla morte delle cellule e a un incremento dell’infiammazione
Questa ricerca indica fra gli elementi della patogenesi dell’ITP i difetti funzionali nei macrofagi midollari, che influenzano negativamente crescita e sviluppo dei megacariociti e produzione piastrinica.
Differenza tra ITP primaria e secondaria
In Grecia è stata condotta una ricerca (6) retrospettivo-comparativa tra ITP primaria e secondaria, che a tutti gli effetti sono due differenti patologie, anche se solo raramente sono state descritte esaurientemente le differenze fra le due. La ricerca greca ha mirato a descrivere comparativamente – sulla base dei dati clinici – le differenti caratteristiche fra le due ITP in base alla diagnosi, valutando questa differenza. È risultato che la maggior parte delle persone affette da ITP in Grecia presenta il tipo primario.
La differenza fra i pazienti con ITP primaria e secondaria influenzava principalmente il percorso diagnostico e l’esito della malattia, senza che vi fossero differenze demografiche, sintomatologiche o di valori ematologici. Dalla comparazione storica dei dati, risulta che le persone con ITP secondaria richiedono trattamenti farmacologici e tendono a sviluppare ITP persistente.
Prevedere i risultati di splenectomia
Come prevedere l’esito della splenectomia? A questo tema è dedicato un piccolo studio-pilota (7) italiano. Come noto, la milza è il principale attore nella gestione del sistema immunitario e nella produzione di anticorpi. Sebbene ancora oggi la splenectomia rimanga il trattamento più efficace, viene però effettuata solo dopo il fallimento di tutte le altre terapie, proprio perché non se ne riesce a prevedere l’efficacia a lungo termine.
Lo studio-pilota era teso a due obiettivi principali:
- indagare sui fattori clinico-istologici predittivi della risposta alla splenectomia;
- fornire un strumento atto a prevedere la risposta alla splenectomia.
Le conclusioni indicano che un insieme di vari fattori clinici tra loro integrati potrebbero aiutare a prevedere la risposta del paziente alla splenectomia. In particolare, la valutazione dei tessuti della milza può contribuire a identificare le persone con ITP con un alto rischio di ricaduta post-operatoria.
Anche una diagnosi in età adulta (superiore ai 50 anni), la presenza di un’altra patologia autoimmune, o l’uso di corticosteroidi, con un certo dosaggio, precedente l’operazione, possono tutti essere considerati fattori predittivi dell’insuccesso della splenectomia a lungo termine.
Qualità di vita
Che impatto ha l’ITP sulla qualità di vita dei pazienti? A questo interrogativo ha cercato di dare risposta uno studio internazionale (8) basato sui risultati del più ampio studio a livello globale dedicato al tema: ITP I-WISh 2.0. Il dato più evidente è che l’ITP influisce negativamente al livello di benessere emotivo, così come in relazione alle attività quotidiane.
Questo studio si prefigge l’obiettivo di valutare che impatto hanno sulle persone la patologia stessa, i trattamenti per ITP, e gli effetti del COVID-19 sulla gestione della malattia. Si sono analizzate le risposte ai quesiti fornite da medici (413) e pazienti (1018) di differenti paesi. In entrambe i casi l’impatto negativo si manifesta al livello del benessere emotivo.
Per i pazienti, l’influsso di maggior complessità sulla qualità delle loro vite è rappresentato dai trattamenti terapeutici, dalla loro efficacia o meno e dalla loro integrazione nella vita di tutti i giorni. L’elemento in assoluto più preoccupante per loro, è rappresentato infine dall’interruzione di un trattamento e dal conseguente timore del ricomparire della patologia. Questo aspetto così delicato – il rapporto con le terapie – è ovviamente divenuto più grave durante la pandemia.
- Peng Zhao*, Zhuo-Yu An, Hai-Xia Fu, Hui-Xin Liu, Qiu-Sha Huang, Li-Ping Yang, Qing-Yuan Qu1, Jin Wu, Ye-Jun Wu, Yu-Xiu Chen, Meng-Lin Li, Chencong Wang, Xiaolu Zhu, Yun He, Juan-Juan Li, Yuan-Yuan Zhang, Qian Jiang, Hao Jiang, Jin Lu, Ying-Jun Chang, Xiao-Su Zhao, Xiang-Yu Zhao, Xiao-Jun Huang, Xiao-Hui Zhang; P1594 BARICITINIB FOR STEROID-RESISTANT/RELAPSE IMMUNE THROMBOCYTOPENIA (BAITP): AN OPENLABEL,SINGLE-ARM, PHASE 2 TRIAL; HemaSphere, 2023;7(S3)
- Qiu-Sha Huang*, Hai-Xia Fu, Chen-Cong Wang, Xiao-Lu Zhu1, Yun He, Qi Chen, Jin Wu, Kai-Yan Liu, Xiao-Jun Huang, Xiao-Hui Zhang; P1603 EFFICACY AND SAFETY OF BRUTON’S TYROSINE KINASE INHIBITOR ZANUBRUTINIB IN ITP; HemaSphere, 2023;7(S3)
- María Eva Mingot-Castellano*, Gloria García-Donas Gabaldon, Rosa María Campos-Álvarez, Begoña Pedrote-Amador, Josefa Luis Navarro, María Yera Cobo, Gloria Moreno Carrasco, Reyes Jimenez-Bárcenas, On Behalf Of Gacc (grupo Andaluz De Coagulopatías Congénitas); P1614 TAPERING SCHEME AND SUSTAINED RESPONSE IN PATIENTS WITH ITP TREATED WITH FOSTAMATINIB ; HemaSphere, 2023;7(S3)
- Theresa Schramm, Jasmin Rast*, Michael Fillitz, Barbara Dixer, Peter Quehenberger, Dino Mehic, Cihan Ay, Ingrid Pabinger, Johanna Gebhart; P1623 LOW LEVELS OF 25(OH) VITAMIN D IN ADULT PRIMARY ITP PATIENTS; HemaSphere, 2023;7(S3)
- Jin Wu*, Qiu Sha Huang, Zhuoyu An, Peng Zhao, Haixia Fu, Xiao-Hui Zhang; P1590 THE IFI27/TFEB PATHWAY MEDIATES THE IMPAIRED AUTOPHAGIC DEGRADATION OF ITP BONE MARROW MACROPHAGES, RESULTING IN IMPAIRED MEGAKARYOCYTE MATURATION IN ITP; HemaSphere, 2023;7(S3)
- Emily Stavroulaki, Charalampos Pontikoglou*, Theodora Chatzilygeroudi, Alexandra Kouraklis-Symeonidis, Argiris Symeonidis, Maria Dimou, Panayiotis Panayiotidis, Giorgos Drakos, Aspasia Koudouna, Athanasios Galanopoulos, Vasileia Kaliafentaki, Angelos Matthaiakakis, Christina Lekarakou, Peggy Kanellou, Eleni Gavriilaki, Syrigou Antonia, Ioanna Sakellari, Dimitra Liapi, Georgios Tsirakis, Anna Kolovou, Sofia Chatzileontiadou, Maria Papaioannou, Aikaterini Souravla, Maria Dellatola, Maria Pagoni, Maria Bobola, Panagiotis Diamantopoulos, Marina Mantzourani, Nora-Athina Viniou, Aikaterini Megalakaki, Ioanna Christodoulou, Efthymia Vlachaki, Stavroula Giannouli, Vasiliki Gkalea, Charis Matsouka, Ioannis Kotsianidis, George Vassilopoulos, Maria Protopappa, Eleftheria Hatzimichael, Panagiotis Zikos,Marianna Politou, George N Chalkiadakis, Helen Papadaki; P1606 PRIMARY AND SECONDARY IMMUNE THROMBOCYTOPENIA (ITP) IN ADULTS: REAL WORLD COMPARATIVE RETROSPECTIVE STUDY FROM THE ITP REGISTRY OF THE HELLENIC SOCIETY OF HEMATOLOGY; HemaSphere, 2023;7(S3)
- Simone Zoletto*, Marco Pizzi, De Crescenzo Andrea, Fabio D’Amore, Alberto Friziero, Irene Bertozzi, Giuseppe Carli, Barbara Famengo, Ilaria Nichele, Nicola Vianelli, Giuseppe Auteri, Elena Sabattini, Angelo Paolo Dei Tos, Livio Trentin, Fabrizio Vianello; P1601 PREDICTING THE RESPONSE TO SPLENECTOMY IN IMMUNE THROMBOCYTOPENIA (ITP): A MULTICENTRIC PILOT STUDY; HemaSphere, 2023;7(S3)
- Nichola Cooper*, Caroline Kruse, Waleed Ghanima, Drew Provan, Yoshiaka Tomiyama, Ming Hou, Donald Arnold, Cristina Santoro, Francesco Zaja, Barbara Lovrencic, Mervyn Morgan, Leron Lahav, Michal Winograd, Tom Bailey, Jens Haenig, Mahnouch Georget, James Bussel; P1589 PATIENT (PT) AND PHYSICIAN (MD) PERCEPTIONS OF THE BURDEN OF IMMUNE THROMBOCYTOPENIA (ITP) AND ITS MANAGEMENT: RESULTS FROM THE ITP WORLD IMPACT SURVEY (IWISH) 2.0; HemaSphere, 2023;7(S3)